sabato 24 novembre 2012

Solidarietà per Orsini: messaggi giunti al blog


Pubblichiamo qui una selezione dei messaggi che sono giunti al blog negli ultimi giorni, inviati da colleghi - ordinari, associati, ricercatori, assegnisti - a sostegno della battaglia di Alessandro Orsini. Rinnoviamo l'invito a mandarci messaggi di solidarietà come questi, che testimoniano al contempo il senso della dignità professionale che per fortuna esiste ancora nella nostra "comunità scientifica", nonostante i suoi molti mali e difetti. Ricordando anche che, al di là del caso specifico, e delle eventuali idiosincrasie personali, in gioco c'è il diritto di poter difendere i propri diritti, e di poter pretendere che un'associazione professionale e scientifica - l'unica al momento esistente nella nostra disciplina accademica - difenda senza ambiguità questo diritto, possibilmente riconoscendo e valorizzando anche i meriti intellettuali e scientifici delle parti in causa. 


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Con questa mail voglio esprimere il mio disappunto per la vicenda che coinvolge l'AIS e il collega Alessandro Orsini ed esprimere la mia solidarietà a quest'ultimo per il modo in cui è stato trattato che mi sembra veramente indegno di una comunità scientifica.

cordiali saluti

Tiziana Terranova

Professore associato, Università di Napoli-L'Orientale



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Ritengo doveroso esprimere la mia solidarietà umana e professionale nei confronti del collega Alessandro Orsini.
Penso inoltre che il ruolo delle Sezioni scientifiche dell'AIS dovrebbe essere quello di animare il dibattito scientifico (e quindi magari ragionare sulle implicazioni sostanziali che i ricorsi hanno per il nostro campo disciplinare) e non quello di fornire pareri legali.

Giuliana Mandich, professore ordinario, Università di Cagliari





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Piena solidarietà ad Alessandro Orsini

Davide Sparti
Professore associato, Università di Siena



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Lettera di solidarietà ad Alessandro Orsini

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, invitando i lettori che hanno a cuore il buon governo della sociologia italiana ad aderire all'iniziativa. A breve pubblicheremo anche alcuni significativi messaggi di solidarietà a Orsini inviati al blog nei giorni scorsi da colleghi di ogni ordine e grado.


Alessandro Orsini, un ricercatore con una qualificata produzione scientifica, è diventato oggetto in queste ultime settimane di reiterati e pesanti attacchi da parte della neo-coordinatrice della Sezione di Sociologia Politica dell’AIS e di alcuni suoi colleghi, dopo aver ottenuto per la seconda volta l’annullamento da parte del TAR del concorso di seconda fascia di Sociologia Politica all’Università di Chieti e aver chiesto il giudizio dei Probi Viri dell’AIS sull’operato dei commissari di quel concorso.
Orsini aveva già ricevuto intimidazioni e minacce (da lui riferite alla Sezione di Sociologia Politica dell’AIS) dopo che aveva presentato il suo ricorso al TAR. È singolare che la Sezione di Sociologia Politica, che non aveva ritenuto di reagire in alcun modo alla sentenza (che pur rilevava gravi irregolarità), sia ora intervenuta contro di lui, in difesa dei commissari del concorso annullato.
Gli attacchi contro una persona che ha avuto il coraggio civile di rivolgersi alla magistratura per chiedere il rispetto della legge, e l’isolamento in cui Orsini è stato precipitato, non sono tollerabili in una comunità scientifica degna di questo nome e rispettosa di elementari principi di civiltà.
Esprimiamo ad Alessandro Orsini la nostra più convinta solidarietà.

1.      Maria Luisa Bianco, prof. Ordinario di Sociologia, Università del Piemonte Orientale, Presidente laurea magistrale in Società e sviluppo locale e già Preside della Facoltà di Scienze Politiche
2.      Franca Bimbi, prof. ordinario di Sociologia, Università di Padova, direttrice della Scuola di Dottorato in Scienze Sociali, Interazioni, Comunicazione e Costruzioni Culturali, già parlamentare italiana (XIV e XV legislatura)
3.      Giuseppe Bonazzi, prof. Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione, Università di Torino, già direttore del Dipartimento di Scienze sociali
4.      Mario Cardanoprof. Ordinario di Sociologia, Università di Torino, Presidente corso laurea triennale in Science Sociali
5.      Francesco Paolo Cerase, prof. ordinario di Sociologia Economica, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, già Preside della Facoltà di Sociologia
6.      Giorgio Chiari, prof. Ordinario di Metodologia e Tecniche della Ricerca Sociale, Università di Trento, direttore C.I.R.C.L.E. (Centro Internazionale di Ricerca sul Cooperative Learning).
7.       Antonio Chiesiprof. Ordinario di Metodologia delle scienze sociali, Università di Milano, direttore Graduate School in Social and Political Sciences
8.      Franco Ferrarotti, prof. emerito di Sociologia, Università di Roma “La Sapienza”, membro dell’Albo d’Onore dell’AIS
9.       Giampietro Gobo, prof. Straordinario di Metodologia della ricerca sociale, Università degli Studi di Milano, già chair RN 20 della European Sociological Association
10.  Maria Immacolata Macioti, prof. Ordinario di Sociologia, Università di Roma “La Sapienza”, già coordinatrice del dottorato in ‘Teoria e ricerca sociale’
11.  Luciano Pellicani, prof. Ordinario di Sociologia politica, Università LUISS "Guido Carli", già direttore della Scuola di Giornalismo LUISS.
12.  Maurizio Pisati, prof. Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca, già Presidente del Corso di laurea triennale in Sociologia
13.   Giovanna Procacci, prof. Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Milano, già Presidente della European Sociological Association
14.  Paola Ronfaniprof. Ordinario di Sociologia del Diritto, coordinatrice del dottorato internazionale “Renato Treves” Law and Society
15.  Antonio Strati, prof. Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione, Università di Trento, già presidente del corso di laurea in Lavoro, Organizzazione e Sistemi informativi
16.  Anna Lisa Tota, prof. Straordinario di Sociologia, Università di Roma 3, già chair dei RN 2 e 7 della European Sociological Association.

domenica 11 novembre 2012

L'AIS e i suoi "probi viri": ultime dal fronte

Come molti sapranno, il 16 ottobre scorso l'AIS aveva nominato - dopo aver accolto la richiesta di Alessandro Orsini di sottoporre a giudizio dei pari gli esiti (peraltro positivi) del suo ricorso contro la commissione concorsuale di Chieti -  i suoi tre (naturalmente tre!) probi viri. Si tratta(va) di Alberto Marradi, Massimo Paci e Roberto De Vita. Una scelta che a molti è apparsa in effetti un po' bizzarra, non tanto per la regola del 3x3 ben nota, ma per la presenza di un certo qual squilibrio quanto meno di notorietà tra i tre. Non sappiamo con precisione cosa sia accaduto, ma evidentemente qualcosa è accaduto, visto che a distanza di tre settimane la Presidenza e il direttivo dell'AIS hanno fatto un passo indietro, sospendendo la nomina  e rimandando il tutto alla prossima - quando ci sarà, numeri legali permettendo - approvazione del nuovo statuto associativo. In attesa di conoscere i particolari, crediamo sia utile pubblicare anche sul nostro blog la lettera del Presidente Bruschi, inviata ai soci l'8 novembre scorso.


Cari socie/i,
nella nostra comunità si è creata una grave situazione conflittuale che si va allargando e inasprendo-, dando luogo a scontri a volte assai lontani dai requisiti propri di un dibattito critico e civile tra le parti. Di fronte a questa situazione, il Direttivo intende assumersi le proprie responsabilità in ordine alla tutela dei fini associativi e del loro rispetto nella condotta tenuta dai soci. Dobbiamo cercare di riportare discussioni e conflitti dall’ambito dell’espressione e della passione a quello più circoscritto della ragione, della riflessione e del diritto.

Il Direttivo, anticipando quanto previsto dal futuro statuto (che avrebbe dovuto essere posto in votazione a Trento, nell’Assemblea convocata il 13 ottobre, ma che non lo è stato per mancanza di numero legale), aveva istituito un organo ad hoc, il Collegio dei Probi Viri, delegandogli il compito di dirimere i conflitti attinenti alla dimensione regolamentare e deontologica che potessero sorgere all’interno dell’Associazione. Per dargli maggiore autorevolezza, la nomina dei suoi componenti è stata lasciata al Consiglio dei saggi, presieduto dal nostro Presidente onorario e composto dagli ultimi due past-president e da due membri onorari.

Tale organo avrebbe potuto affrontare in modo equilibrato e super partes i conflitti tra le varie parti, riconoscere le pretese giuste e respingere quelle ingiuste, sanzionare i comportamenti non conformi alle norme associative o all’etica professionale. Anche il libero accesso a tale organo da parte di tutti i membri dell’Associazione, senza alcun filtro selettivo da parte del Direttivo, ci era sembrato un segno di tutela e di rispetto per i nostri soci.
Purtroppo, tale scelta non è stata così intesa da tutti. Alcuni membri dell’associazione hanno negato legittimità al Collegio dei Probi Viri (sia per l’investitura avuta dal Direttivo che è stata considerata impropria, sia per l’assenza di precise norme statutarie al loro riguardo nel vecchio statuto), rifiutando di essere oggetto di qualsiasi possibile giudizio e minacciando ritorsioni legali. Naturalmente, come ogni problema normativo, anche questo è passibile di differenti interpretazioni. Abbiamo però pensato che, nelle more dell’approvazione del nuovo Statuto, attualmente sottoposto a votazione telematica da parte dei soci, non fosse opportuno aggiungere ulteriori conflitti a quelli già abbondantemente presenti, esondando questa volta dal piano interno a quello esterno del foro giuridico.

Abbiamo pertanto deciso di sospendere temporaneamente ogni attività in attesa che si concludano le operazioni di voto sul nuovo statuto, al fine di evitare qualsiasi contestazione circa la legittimità della figura dei Probi Viri.
Invito tutti i soci a partecipare con più serenità a questo momento di transizione statutaria, e di esercitare il loro diritto di voto per l’approvazione del nuovo Statuto, secondo la semplice procedura pubblicata sul sito AIS. Vi ricordo che il buon funzionamento di una comunità non sta solo nei comportamenti e nelle decisioni dei suoi dirigenti, sta anche nella partecipazione attiva di tutti i suoi membri: l’AIS è e sarà quello che noi tutti vorremo e sapremo farne.

Il Presidente
Alessandro Bruschi


venerdì 9 novembre 2012

Solidarietà al collega Orsini


Da qualche settimana il collega Alessandro Orsini è oggetto di una pesante polemica con il nuovo direttivo della sezione "Sociologia politica" dell'AIS" e con alcuni membri della stessa. 
Non è nostra intenzione, in questa sede, ricostruire la natura di quegli attacchi e le vicende concorsuali/giudiziarie che ne sono all'origine: ne abbiamo già dato ampiamente conto in questo stesso blog, e ognuno è libero di valutare i fatti e trarne le proprie conclusioni. 
Non vogliamo nemmeno assumere il ruolo dei paladini di Orsini, che ha già i suoi avvocati e sa difendersi molto bene da solo. 
Ciò che intendiamo fare, con forza, è esprimere a Orsini tutta la nostra solidarietà umana e professionale, per i toni che ha assunto la polemica e per tutto ciò che il suo caso e la sua battaglia rappresentano pubblicamente nella comunità sociologica accademica italiana.
Invitiamo chi volesse esprimere la propria solidarietà a inviare un breve messaggio all'indirizzo perlasociologia@gmail.com


Filippo Barbera
Maurizio Pisati
Marco Santoro

domenica 4 novembre 2012

L'ultima occasione

Non conosco personalmente i commissari del concorso di Chieti. Non conosco personalmente Alessandro Orsini. Ci siamo solo scambiati delle mail dopo che la sua vicenda è diventata nota. Non so chi siano i Probiviri dell’Ais. Sono solo un iscritto, da molti anni, di questa Associazione.

La vicenda

La vicenda, in estrema sintesi, è la seguente: si tiene un concorso con un suo esito; uno dei candidati fa ricorso al TAR; quest’ultimo organo da ragione al ricorrente, sottolineando l’esistenza di una precisa irregolarità; che peraltro uno dei commissari (in una recente lettera) sostiene essere molto grave; infine, con in mano la sentenza, Orsini chiede all’AIS che il comportamento dei commissari venga stigmatizzato, affinché non si ripetano più irregolarità come queste.

La reazione

A questo punto mi sarei aspettato che i commissari rispondessero pubblicamente alle prese di posizione di Orsini, difendendo il loro operato (i giudici possono sempre sbagliare), argomentando le loro posizioni, facendo anche gesti eclatanti (come ad es. le dimissioni che in questi giorni hanno dato i membri della commissione Grandi Rischi) convinti di aver operato nel rispetto del loro mandato e in modo etico, non accettando (moralmente) una sentenza a loro parere ingiusta.

venerdì 2 novembre 2012

Un intero dipartimento di sociologia sotto inchiesta? Succede a Bologna

Che la sociologia italiana si presti a rilievi critici anche pesanti circa la sua organizzazione accademica, le sue pratiche di reclutamento e - non ultima - la qualità media della sua produzione, lo sapevamo bene. Anzi, è da questa consapevolezza e in vista di una sua diffusione che questo blog è nato oltre un anno fa. Casi come quello di Chieti non sono che la punta emersa di un iceberg che "pesa" sull'intera comunità scientifica, e lo sappiamo bene. Ora la denuncia di favoritismi e personalismi è giunta a toccare una delle roccaforti della sociologia accademica "che conta" - il dipartimento di Sociologia dell'università di Bologna - come riportato dagli articoli di giornale che alleghiamo (vedi link qui sotto). 
Questo è al contempo motivo di preoccupazione e però anche di speranza. Preoccupazione perché non può non preoccuparci il danno di immagine pubblica che ne potrebbe derivare alla disciplina; speranza perché è solo attraverso un percorso fatto anche di denunce pubbliche e successivi tentativi di arginare i danni che si può sperare in una rifondazione di questa comunità frammentata e governata da troppo tempo da logiche che nulla hanno a che fare con quelle della ricerca e dello studio. 
E siccome abbiamo già avuto modo di apprezzare in questo blog l'equilibrio e la trasparenza del Presidente del GEV-14 Ivo Colozzi, che di quel dipartimento è membro, chiediamo a lui ancora una volta di darci qualche elemento di analisi e di giudizio.


http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2012/30-ottobre-2012/parentopoli-sociologia-procura-apre-fascicolo-2112485245512.shtml

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/10/30/news/sociologia-45584935/

http://affaritaliani.libero.it/emilia-romagna/parentopoli-a-sociologia-coniugi-e-figli-nel-dipartimento301012.html

e soprattutto:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/30/parentopoli-a-sociologia-procura-apre-fascicolo-per-abuso-dufficio/398392/