La lettera di Ivo Colozzi mette il dito su una piaga professionale su cui varrebbe la pena riflettere. Questo post non è un inizio della riflessione, ma solo la posizione della questione e un invito ad affrontarla in modo serio. Formulerei la questione così: per quali ragioni i sociologi che contano, quelli più noti e stimati, quelli che fanno l'élite della disciplina, non si sono candidati al ruolo di esperti di valutazione, cioè di membri del GEV?
E' lo stesso Colozzi, presidente del GEV14, a dirlo a chiare lettere, dopo aver ricordato che l'ANVUR aveva aperto [nel maggio 2010; ndr] un bando per la VQR con la richiesta di candidarsi a far parte dei GEV [allora chiamati Comitati di Area, o Panel; ndr].
"Questa richiesta -- scrive Colozzi -- è arrivata sicuramente a tutti gli Ordinari e agli Associati italiani e almeno ai colleghi stranieri presenti nelle liste Cineca. Non è colpa mia né dell'Anvur se i colleghi più titolati e ad H index più alto non hanno fatto domanda. Purtroppo sul sito ANVUR non è pubblicato l'elenco di chi ha chiesto di partecipare, ma solo di chi è stato scelto. Forse lo stile dell'Accademia non permetteva una scelta diversa, ma da ciò consegue che non posso darti prove concrete di quanto ho appena affermato. Ciononostante è vero. Io ho visto le carte, e posso assicurarti che l'Anvur ha fatto calcolare l' indice H di tutti quelli che hanno fatto domanda e ha scelto tenendo conto, oltre che di quel parametro, di altri criteri come: i SSD, le aree territoriali, il genere, sotto il vincolo del numero complessivo fissato per ciascun GEV dal Bando (...) Se l'uso di questi criteri nel caso della Sociologia e solo di essa ha prodotto una sovra rappresentazione di una delle "famigerate" tre componenti, ciò dipende solo ed esclusivamente dalle domande che, nel caso dei colleghi riferibili alla componente Spe, erano molto più numerose."