domenica 11 novembre 2012

L'AIS e i suoi "probi viri": ultime dal fronte

Come molti sapranno, il 16 ottobre scorso l'AIS aveva nominato - dopo aver accolto la richiesta di Alessandro Orsini di sottoporre a giudizio dei pari gli esiti (peraltro positivi) del suo ricorso contro la commissione concorsuale di Chieti -  i suoi tre (naturalmente tre!) probi viri. Si tratta(va) di Alberto Marradi, Massimo Paci e Roberto De Vita. Una scelta che a molti è apparsa in effetti un po' bizzarra, non tanto per la regola del 3x3 ben nota, ma per la presenza di un certo qual squilibrio quanto meno di notorietà tra i tre. Non sappiamo con precisione cosa sia accaduto, ma evidentemente qualcosa è accaduto, visto che a distanza di tre settimane la Presidenza e il direttivo dell'AIS hanno fatto un passo indietro, sospendendo la nomina  e rimandando il tutto alla prossima - quando ci sarà, numeri legali permettendo - approvazione del nuovo statuto associativo. In attesa di conoscere i particolari, crediamo sia utile pubblicare anche sul nostro blog la lettera del Presidente Bruschi, inviata ai soci l'8 novembre scorso.


Cari socie/i,
nella nostra comunità si è creata una grave situazione conflittuale che si va allargando e inasprendo-, dando luogo a scontri a volte assai lontani dai requisiti propri di un dibattito critico e civile tra le parti. Di fronte a questa situazione, il Direttivo intende assumersi le proprie responsabilità in ordine alla tutela dei fini associativi e del loro rispetto nella condotta tenuta dai soci. Dobbiamo cercare di riportare discussioni e conflitti dall’ambito dell’espressione e della passione a quello più circoscritto della ragione, della riflessione e del diritto.

Il Direttivo, anticipando quanto previsto dal futuro statuto (che avrebbe dovuto essere posto in votazione a Trento, nell’Assemblea convocata il 13 ottobre, ma che non lo è stato per mancanza di numero legale), aveva istituito un organo ad hoc, il Collegio dei Probi Viri, delegandogli il compito di dirimere i conflitti attinenti alla dimensione regolamentare e deontologica che potessero sorgere all’interno dell’Associazione. Per dargli maggiore autorevolezza, la nomina dei suoi componenti è stata lasciata al Consiglio dei saggi, presieduto dal nostro Presidente onorario e composto dagli ultimi due past-president e da due membri onorari.

Tale organo avrebbe potuto affrontare in modo equilibrato e super partes i conflitti tra le varie parti, riconoscere le pretese giuste e respingere quelle ingiuste, sanzionare i comportamenti non conformi alle norme associative o all’etica professionale. Anche il libero accesso a tale organo da parte di tutti i membri dell’Associazione, senza alcun filtro selettivo da parte del Direttivo, ci era sembrato un segno di tutela e di rispetto per i nostri soci.
Purtroppo, tale scelta non è stata così intesa da tutti. Alcuni membri dell’associazione hanno negato legittimità al Collegio dei Probi Viri (sia per l’investitura avuta dal Direttivo che è stata considerata impropria, sia per l’assenza di precise norme statutarie al loro riguardo nel vecchio statuto), rifiutando di essere oggetto di qualsiasi possibile giudizio e minacciando ritorsioni legali. Naturalmente, come ogni problema normativo, anche questo è passibile di differenti interpretazioni. Abbiamo però pensato che, nelle more dell’approvazione del nuovo Statuto, attualmente sottoposto a votazione telematica da parte dei soci, non fosse opportuno aggiungere ulteriori conflitti a quelli già abbondantemente presenti, esondando questa volta dal piano interno a quello esterno del foro giuridico.

Abbiamo pertanto deciso di sospendere temporaneamente ogni attività in attesa che si concludano le operazioni di voto sul nuovo statuto, al fine di evitare qualsiasi contestazione circa la legittimità della figura dei Probi Viri.
Invito tutti i soci a partecipare con più serenità a questo momento di transizione statutaria, e di esercitare il loro diritto di voto per l’approvazione del nuovo Statuto, secondo la semplice procedura pubblicata sul sito AIS. Vi ricordo che il buon funzionamento di una comunità non sta solo nei comportamenti e nelle decisioni dei suoi dirigenti, sta anche nella partecipazione attiva di tutti i suoi membri: l’AIS è e sarà quello che noi tutti vorremo e sapremo farne.

Il Presidente
Alessandro Bruschi


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