giovedì 7 giugno 2012

Un appello, per uscire dalla tradizione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.


Premetto che questo è un appello individuale e fa quindi riferimento solo alla mia persona. Per cui non ne sono responsabili gli organi che verranno citati.

Da diverso tempo, da più parti, si è fatta notare la necessità che le Componenti della sociologia italiana facessero “un passo indietro” per liberare nuove energie, esercitare un minor controllo e permettere una maggior partecipazione. Seguendo questa sensibilità, il consiglio direttivo della Sezione di Metodologia dell’AIS (di cui faccio parte) qualche mese fa ha deciso all’unanimità di cambiare modalità per il rinnovo delle 7 cariche del direttivo: quindi non seguire più le procedure tradizionali (che vedevano le tre Componenti indicare sia i membri del consiglio direttivo che le persone nei ruoli di Presidente e Segretario). Per cui in vista del convegno di fine mandato, che si terrà a Napoli il 14 e 15 giugno, è stata inviata per tempo una lettera a tutti i 76 soci della sezione, affinché presentassero liberamente e pubblicamente (sul sito della sezione) la propria candidatura corredata da un cv e da una breve programma di lavoro.

E’ il primo tentativo, che io ricordi, di dare una risposta costruttiva alla pressione, considerata eccessiva, delle Componenti: rinnovare quindi le istituzioni (in questo caso l’AIS) dall’interno. L’AIS delle “famigerate” Componenti non ha opposto alcuna resistenza a questa proposta. Anzi. Il Presidente Bruschi si è detto favorevole e il Past President Antonio de Lillo (alla cui memoria si terrà il convegno) ci scrisse dicendo che era molto favorevole e molto contento dell’iniziativa.

Ebbene, a pochi giorni dalle votazioni per il nuovo consiglio direttivo, è pervenuta (fino al momento in cui scrivo) una sola candidatura! Potrete comprendere la delusione. Ma come: da una parte si dice che le Componenti sono “il cancro della sociologia italiana”, dei “mostri”, “un bubbone”, ecc. ecc. Poi dall’altra, quando si offre un’opportunità per superare nei fatti questo “ostacolo”, la risposta è nulla. Difficile da spiegare.

Ci saranno sicuramente tante ragioni per un tale risultato. E se ne potrà parlare dopo il 15 giugno. Per il momento invito caldamente tutti gli attuali 75 membri della sezione di metodologia e coloro che vogliono entrarvi per la prima volta o ri-entrare dopo tanto tempo, a proporre la propria candidatura.

Quando c’è uno spazio libero è meglio occuparlo. Altrimenti verrà ri-occupato secondo tradizione.

Giampietro Gobo


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